lunedì 18 novembre 2013

Esterofilia - il contributo di Paolo

Ciao,
ringraziamo tutti quelli che ci hanno inviato i loro contributi per il progetto Esterofilia e invitiamo chi vuole raccontarci la propria esperienza all'estero di farlo.
Trovate tutte le informazioni in questo articolo.

Qui sotto pubblichiamo in anteprima uno dei contributi giunti, per darvi un'idea del formato che abbiamo in mente.
Come al solito per qualsiasi domanda siamo a disposizione a info@associazionelast.it.

PAOLO: IN AFRICA CON IL SERVIZIO CIVILE


Come ti chiami? Paolo

Quanti anni hai? 29

Che lavoro fai? Impiegato presso una Organizzazione Non Governativa (ONG)

In cosa consiste?
Stesura progetti e risorse umane

Con che contratto? Tempo indeterminato

Cosa hai studiato? Relazioni Internazionali, Facoltà di Scienze Politiche



Sono partito nel 2006 con l’ONG Associazione Centro Orientamento Educativo (COE) per il Camerun, paese considerato per le sue bellezze e la sua diversità un’”africa in miniatura”. Il COE è conosciuto a Milano ed in Italia in quanto organizzatore del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina ma all’estero coordina progetti di sviluppo in ambito educativo, sanitario e sociale.

Sono stato selezionato a 22 anni con destinazione Garoua per attività di animazione con i bambini di strada e con i ragazzi di un centro giovanile chiamato Maison des Jeunes et de la Culture. Non sapevo molto la lingua (in Camerun si parla francese) ma ero armato di buona volontà, così nel giro di poco tempo ho imparato non solo il francese ma anche il fulfuldé, la lingua locale, che mi è stata molto utile per entrare in relazione soprattutto con i bambini.

La mattina avevo riunioni organizzative con i responsabili dei progetti (tutti camerunesi) in cui si decidevano le attività della giornata e il pomeriggio partecipavo ai laboratori. Giocavo a calcio e a pallamano, davo una mano negli atelier di musica, di cucito e di arte.

Con alcuni ragazzi del centro abbiamo fondato una corale che ha partecipato ad un concorso musicale, vincendolo con una composizione originale. Abbiamo disegnato un murales su una parete del Centro, e con i ragazzi di strada abbiamo inventato una canzone cantata in presenza delle autorità per l’inaugurazione della struttura.
Non capivo tutto, ma osservavo e cercavo come mi avevano detto prima di partire “di essere curioso” e di “essere testimone di pace”.

Il servizio civile infatti può essere svolto dai ragazzi dai 18 ai 29 anni sia in italia che all’estero. In Italia ci si può candidare per biblioteche, ospedali, associazioni, comuni. All’estero si lavora soprattutto con le ONG in attività che riguardano assistenza, promozione culturale, cooperazione, interventi post-conflitto, ambiente. Lo svolgimento del Servizio Civile all'estero offre ai giovani una occasione unica di crescita ed arricchimento personale e professionale e rappresenta uno strumento particolarmente efficace per diffondere la cultura della solidarietà e della pace tra i popoli.

Io dopo 3 anni dal mio ritorno in Italia ho trovato lavoro proprio nell’ONG con cui sono partito e ora, passato dall’altra parte della scrivania, mi occupo di selezione e formazione dei volontari che scelgono di partire.




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